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                                  Elena Monzo, Dependeze

                                    Galleria Traghetto Roma, March 13 - April 24, 2009

 

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“Un sottile filo lega tra loro corpi e mondi esterni, un irrefrenabile bisogno di comunicare, un disperato urlo di richiamo ma anche di dipendenza da qualcosa, dalla rete (internet), dagli altri, dalle sensazioni e dai ricordi.”

Immagini che confusamente si accavallano come scomposti frames, pongo e lustrini usati come note cromatiche dal sapore infantile, figure discinte il cui corpo è interrotto dal margine del foglio,  i lavori di Elena Monzo vivono di una libertà formale fuori dal comune: fulminanti come una battuta ad alto tasso d’ironia e politicamente scorretti come un cartone animato hard, le sue storie sono interrotte da buchi di senso, vuoti di narrazione, scollegate le une dalle altre. 

“Nelle mie opere non ci sono messaggi, solo esplosioni, caos: pezzi di vita assemblati casualmente, attimi, gesti, incontri in cui l’uomo è il protagonista”.